Start-up: le 5 domande da farti prima di avviare la tua!
Tutte le strade possono portare ad una start-up ma non tutte le strade portano al successo. E allora cosa fare?
Sebbene l’Italia sia ancora un Paese in cui si investe relativamente poco in start-up, il fenomeno si sta espandendo a vista d’occhio. E allora, la domanda che ci si pone è scontata: riusciranno tutte queste start-up ad avere successo? Beh, fornire una risposta è impossibile. D’altronde sono molti i casi tanto di successo quanto di insuccesso. Quello che, però, si può fare è stilare un elenco delle domande a cui trovare risposta prima di far diventare la nostra idea una start-up.
1. Quali sono le caratteristiche di una start-up?
Per quanto questa domanda possa apparire scontata, in realtà sapere cosa definisce una start-up probabilmente ci permetterà di chiarirci le idee.
Riprendendo una delle definizioni più accreditate: “Una startup è un organizzazione temporanea che ha lo scopo di cercare e validare un business model scalabile e ripetibile”. Le caratteristiche di una start-up sono quindi:
- Temporaneità. La start-up è la strada che porterà l’organizzazione a diventare una grande impresa.
- Sperimentazione. Avendo al suo interno molti elementi di innovazione, la start-up è in continua sperimentazione.
- Modello di Business. Il modello di business di una start-up deve essere scalabile, ovvero rivolgersi ad un mercato ampio e in crescita e ripetibile nei suoi processi.
Sulla base di queste tre peculiarità di una start-up possiamo, quindi, capire se la nostra idea di business si addice a questo tipo di attività.
2. Quali bisogni vuoi soddisfare? Chi è il tuo cliente?
È vero, sono due domande ma la risposta che dovrai cercare è una soltanto.
Che si tratti di un prodotto, di un servizio, di un bisogno espresso o latente, è necessario che tu abbia ben chiaro ciò che vuoi fare. È così allora, che dovrai individuare le necessità a cui vuoi rispondere e contestualmente il consumatore a cui queste si rivolgono. Definire la tua buyer personas ti consentirà, infatti, anche di individuare il tuo mercato potenziale. Una volta noti i bisogni che la tua start-up va a soddisfare e il mercato a cui questa si rivolge, emergerà la fattibilità della tua impresa. Sebbene la tua idea possa essere fantastica e soddisfare bisogni non ancora colmati da nessuno, se il tuo mercato potenziale è piccolo avrai a che fare con alti costi di produzione e ricavi che non ti consentiranno di coprirli.
3. Chi sono i tuoi competitor?
Spesso, l’innovazione che si cela dietro le start-up porta a pensare che non ci siano competitor. Non è la realtà!
Anche se la tua start-up va a colmare un bisogno non ancora soddisfatto da nessuno, infatti, avrai comunque dei competitor. È necessario, dunque, effettuare delle ricerche di mercato che ti consentano di comprendere quale sia la realtà con cui dovrai interfacciarti e da quali regole del gioco questa è governata. Conoscere quindi, i tuoi competitor anche se non saranno tuoi concorrenti diretti, ti permetterà di delineare meglio la tua strategia sotto tutti i punti di vista. D’altronde che tu voglia lanciare un prodotto o un servizio, aspetti quali i prezzi da applicare, modi di comunicare, canali di distribuzione da utilizzare saranno essenziali e tanto più questi si differenziano dalla concorrenza tanto più la tua start- up avrà possibilità di emergere.
4. Hai creato il tuo Business Plan?
Definire i bisogni che intendi soddisfare e i competitor con cui ti confronterai è solo una parte di ciò che dovrai fare. È necessario, infatti, fin da subito creare un business plan che fungerà da sintesi di come la tua azienda dovrà evolversi nel tempo e ti permetterà di individuare tanto gli obiettivi di breve termine quanto di lungo. Inoltre, il business plan è uno strumento essenziale qualora si decida di rivolgersi a degli investitori, come vedremo a breve.
All’interno del tuo business plan ci sono, quindi, delle informazioni che non possono mancare, quali:
- Descrizione del Business. In questa sezione dovrai spiegare mission e vision della tua start-up, il settore all’interno del quale si colloca, la struttura giuridica, tecnica e funzionale che avrà e gli obiettivi che si intendono perseguire.
- Descrizione del prodotto/servizio che vuoi produrre. Oltre che soffermarti sulle caratteristiche generali del bene, focalizza l’attenzione su tutti quegli elementi distintivi che rappresenteranno i suoi punti di forza.
- Analisi del cliente a cui vuoi rivolgerti. In quest’area potrai riportare in maniera sistemica i risultati dell’analisi fatta in precedenza circa il tuo target e individuare la strategia attraverso cui vuoi raggiungerlo.
- Analisi del Mercato e della concorrenza. Come si è visto prima l’analisi della concorrenza è fondamentale per conoscere le regole di competizione esistenti nel settore in cui vuoi entrare. Conoscere i tuoi competitor ti permette, infatti, di innalzare la minuziosità della tua strategia. Anche in questa parte del tuo business plan, quindi, ciò che dovrai fare e riportare i risultati dell’analisi fatta prima.
- Analisi SWOT. Ultimo aspetto importante prima di passare alla redazione del tuo piano di marketing, è senz’altro un’analisi dei tuoi punti di forza e debolezza oltre che delle opportunità e minacce che il mercato in cui ti introduci può presentarti.
- Descrizione del Piano di marketing. In base alle informazioni fin qui ottenute, puoi passare ora a definire il tuo piano di marketing attraverso cui stabilire obiettivi di mercato, strategie di prezzo, di prodotto, di distribuzione e comunicazione.
- Road Map. Una volta definita la strategia e fissati i tuoi obiettivi, dovrai stabilire i tempi entro cui raggiungerli.
- Descrizione del Team. Per avviare una start-up avere delle risorse umane con capacità e conoscenze è, indubbiamente, una delle cose più importanti. Descrivi quindi, le risorse a tua disposizione e quelle di cui necessiti. In questo modo potrai avere evidenza dei loro punti di forza e di come questi possono trasformarsi in opportunità per la tua start-up.
- Elaborazione del Piano economico e finanziario. In questa sezione dovrai ricomprendere il piano di investimenti per avviare la tua start-up, il piano di ammortamento, il piano delle vendite e, di conseguenza, dei ricavi derivanti oltre che il piano di produzione e acquisti da cui derivano i tuoi costi.
5. Come finanziare la tua start-up?
I costi da sostenere per veder nascere la propria start-up non sono affatto irrisori. È per questo che ti troverai dinanzi ad una scelta: a chi rivolgerti per ottenere altri fondi? Le soluzioni a tua disposizione sono molteplici. Puoi rivolgerti ad amici, parenti o conoscenti che, credendo nel tuo progetto, potrebbero decidere di aiutarti. Puoi rivolgerti alle banche per ottenere dei prestiti senza dover dar loro nulla in cambio se non gli interessi. Puoi rivolgerti ai Business Angel o ai Venture Capitalist che, seppur in forma diversa, verseranno del capitale all’interno della tua start-up ricevendo in cambio una percentuale di equity. Oppure, puoi utilizzare il crowdfunding ovvero chiedere alla collettività di finanziare il tuo progetto. (se vuoi maggiori informazioni sulle forme di finanziamento, clicca qui)
Noi di Syde possiamo aiutarti!Contattaci per avere maggiori informazioni o presentare la tua start-up.
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