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Smart&Start: le novità del 2020

Le novità 2020 per Smart&Start

L’agevolazione che sostiene la nascita e lo sviluppo di start up innovative in tutta Italia

Il Ministero dello Sviluppo economico ha pubblicato la circolare che definisce nuovi criteri e modalità di presentazione delle domande per Smart&Start Italia.

Smart&Start: le novità del 2020

Di cosa parleremo in questo articolo:
1. Smart&Start: cos’è
2. Chi può partecipare
3. Progetti ammissibili
4. Contributi e spese ammissibili
5. Smart&Start nella pratica
6. Presentazione delle domande

1. Che cos’è Smart&Start

Istituito per la prima volta il 24 settembre 2014 dal Ministero dello Sviluppo economico, Smart&Start Italia è uno strumento agevolativo finalizzato a promuovere, su tutto il territorio nazionale, le condizioni per la diffusione di nuova imprenditorialità e sostenere le politiche di trasferimento tecnologico e di valorizzazione economica dei risultati del sistema della ricerca pubblica e privata.

Con il decreto del Ministro dello sviluppo economico del 30 agosto 2019 sono state apportate modifiche al predetto decreto 24 settembre 2014>.

Le modifiche apportate sono finalizzate ad una revisione della disciplina attuativa dell’intervento improntata, tra le altre cose, alla semplificazione e accelerazione delle procedure di accesso, concessione e erogazione delle agevolazioni, anche attraverso l’aggiornamento delle modalità di valutazione delle iniziative e di rendicontazione delle spese sostenute dai beneficiari.

Con la circolare della Direzione Generale per gli incentivi alle imprese n. 439196 del 16 dicembre 2019 sono stati definiti i criteri e le modalità per l’accesso, la concessione e l’erogazione delle agevolazioni.

Le principali novità introdotte, sulla base del decreto ministeriale del 30 agosto 2019, riguardano:

  • la semplificazione dei criteri di valutazione e di rendicontazione;
  • l’introduzione di nuove premialità;
  • l’incremento del finanziamento agevolato fino al 90%;
  • un fondo perduto fino al 30% per le imprese del Sud;
  • un periodo di ammortamento fino a 10 anni.

A partire dal 20 gennaio 2020 le domande con i nuovi criteri per la richiesta dell’agevolazione potranno essere inviate a Invitalia, soggetto gestore della misura.

2. Chi può partecipare

Possono partecipare al bando per l’agevolazione Smart&Start:

  • start up innovative (di piccola dimensione) costituite da non più di 60 mesi alla data di presentazione della domanda;
  • persone fisiche che intendono costituire una start up innovativa;
  • imprese straniere che si impegnano a istituire almeno una sede operativa su territorio italiano.

3. Progetti ammissibili

I piani d’impresa che vogliano accedere alle agevolazioni devono avere ad oggetto la produzione di beni e l’erogazione di servizi che presentano almeno una delle caratteristiche seguenti:

  • che siano caratterizzati da un significativo contenuto tecnologico e innovativo;
  • che siano mirati allo sviluppo di prodotti, servizi o soluzioni nel campo dell’economia digitale, dell’intelligenza artificiale, della blockchain e dell’IoT;
  • che siano finalizzati alla valorizzazione economica dei risultati del sistema della ricerca pubblica e privata.

Per maggiori specifiche relative a ognuno dei punti appena elencati, si rimanda agli articoli 8.2, 8.3 e 8.4 della Circolare del 16 dicembre 2019.

Possono partecipare anche i piani di impresa realizzati in collaborazione con organismi di ricerca, incubatori e acceleratori di impresa, Digital Innovation Hub.

4. Contributi e spese ammissibili

Smart&Start Italia ha a disposizione circa 90 milioni di euro di risorse per finanziare piani d’impresa, di importo compreso tra 100 mila euro e 1,5 milioni di euro.

Le startup richiedenti possono beneficiare dei contributi seguenti:

  • finanziamento agevolato, senza interessi, per un importo pari all’80% delle spese ammissibili; l’importo del finanziamento è elevabile al 90% nel caso in cui la startup sia interamente costituita da donne e/o da giovani di età non superiore a 35 anni, oppure preveda la presenza di almeno un esperto con titolo di dottore di ricerca (o equivalente) conseguito da non più di 6 anni e impegnato stabilmente all’estero in attività di ricerca o didattica da almeno un triennio.
    Il finanziamento ha durata massima di 10 anni.
    Per le startup innovative con sede in Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sardegna e Sicilia, il predetto finanziamento è restituito in misura parziale, per un ammontare pari al 70% dell’importo di finanziamento agevolato concesso per le spese del piano di impresa.
  • servizi di tutoraggio: le sole startup innovative costituite da non più di 12 mesi possono usufruire di servizi di tutoraggio tecnico-gestionale identificati in base alle caratteristiche delle startup. Il valore dei predetti servizi è pari a 15.000 euro per le startup localizzate nelle regioni Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sardegna e Sicilia e a 7.500 euro per le startup localizzate nel restante territorio nazionale.

Le categorie di spesa ammessibili sono:

  • immobilizzazioni materiali quali impianti, macchinari e attrezzature tecnologici, ovvero tecnico-scientifici, nuovi di fabbrica, purché coerenti e funzionali all’attività d’impresa;
  • immobilizzazioni immateriali necessarie all’attività oggetto dell’iniziativa agevolata, quali brevetti, marchi e licenze, certificazioni, know-how e conoscenze tecniche, anche non brevettate, correlate alle esigenze produttive e gestionali dell’impresa;
  • servizi funzionali alla realizzazione del piano d’impresa, direttamente correlati alle esigenze produttive dell’impresa (progettazione, sviluppo, personalizzazione e collaudo di soluzioni architetturali informatiche e di impianti tecnologici produttivi, consulenze specialistiche tecnologiche, servizi forniti da incubatori e acceleratori d’impresa e quelli relativi al marketing ed al web-marketing, costi connessi alle collaborazioni instaurate con organismi di ricerca ai fini della realizzazione del piano d’impresa);
  • personale dipendente e collaboratori a qualsiasi titolo aventi i requisiti indicati all’articolo 25, comma 2, lettera h), numero 2), del decreto-legge n. 179/2012, nella misura in cui sono impiegati funzionalmente nella realizzazione del piano d’impresa.

È inoltre previsto un importo massimo del 20% rispetto alle spese predette a copertura delle esigenze di capitale circolante per materie prime, servizi necessari allo svolgimento delle attività dell’impresa (compresi i servizi di hosting e housing) e godimento di beni di terzi.
I piani di impresa devono essere avviati successivamente alla presentazione della domanda e devono essere conclusi entro 24 mesi dalla data di stipula del contratto di finanziamento.

5. Smart&Start nella pratica: ecco come funziona

Invitalia è il soggetto che gestisce gli adempimenti tecnici e amministrativi riguardo l’istruttoria delle domande, la concessione e l’erogazione delle agevolazioni, oltre all’effettuazione dei monitoraggi, ispezioni e controlli.

I criteri di valutazione aggiornati alla Circolare del 16 dicembre 2019 sono:

  • adeguatezza delle competenze tecniche, organizzative e gestionali richieste dall’attività imprenditoriale;
  • carattere innovativo dell’idea alla base del piano di impresa, in riferimento alla introduzione di un nuovo prodotto e/o servizio, ovvero di nuove soluzioni organizzative o produttive;
  • sostenibilità economica e finanziaria dell’iniziativa, anche tenuto conto delle prospettive del mercato di riferimento al quale l’impresa proponente rivolge la propria offerta, ovvero del potenziale nuovo mercato individuato;
  • fattibilità tecnologica ed operativa del piano d’impresa.

Una premialità è prevista per:

  • le start up che prevedono forme di collaborazione con Organismi di ricerca, incubatori e acceleratori di impresa (compresi i Digital Innovation Hub);
  • le startup già operanti nelle Regioni del Centro-Nord da almeno 12 mesi che promuovono la realizzazione di un piano d’impresa localizzato nelle Regioni Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sardegna e Sicilia.

6. Presentazione delle domande

Le domande possono essere presentate esclusivamente per via elettronica, utilizzando la procedura informatica messa a disposizione sul sito web di Invitalia, secondo le modalità e gli schemi ivi indicati.

L’accesso alle agevolazioni è subordinato alla stipula di un contratto di finanziamento tra il Soggetto gestore e l’impresa beneficiaria.

Per essere reindirizzato alla pagina di presentazione della domanda, cliccare qui.

Fonti:
Testo del Decreto del 30 agosto 2019
Testo del Decreto del 24 settembre 2019
Sito del Ministero dello Sviluppo economico



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