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Smart Money per le start up innovative

Smart Money per le start up innovative

Pubblicato in Gazzetta Ufficiale il decreto che definisce la modalità di attuazione di Smart Money, la manovra che mira a rafforzare il sistema delle start up innovative di tutto il territorio nazionale.

Le agevolazioni mirano a sostenere le start up nelle spese connesse alla realizzazione di un piano di attività e a sostenere gli investimenti nel capitale di rischio delle start up innovative.

Per quanto riguarda modalità e termini di apertura dello sportello bisognerà aspettare successive comunicazioni.

Smart Money per le start up innovative

Di cosa parleremo in questo articolo:
1. Smart Money: cos’è
2. Beneficiari
3. Enti abilitati
4. Progetti ammissibili
5. Piani di attività
6. Investimenti nel capitale di rischio
7. Termini e modalità di presentazione delle istanze
8. Fonti

1. Smart Money: cos’è

Smart Money è un intervento agevolativo previsto dal Decreto Rilancio che mira al rafforzamento del sistema delle start up innovative italiane, sostenendole nella realizzazione di progetti di sviluppo e facilitandone l’incontro con l’ecosistema dell’innovazione.

Da una parte, intende sostenere le start up innovative ad affrontare le spese connesse alla realizzazione di un piano attività. Dall’altra, sono volte a sostenere l’ingresso nel capitale di rischio delle start up innovative degli attori dell’ecosistema dell’innovazione.

2. Beneficiari

Possono beneficiare delle agevolazioni le start up con sede in Italia che al momento della presentazione della domanda siano costituite da meno di 24 mesi e che si trovino nelle prime fasi di avviamento dell’attività.

Sono ammesse anche le persone fisiche che intendono costituire una start up innovativa entro 30 giorni dalla presentazione della domanda; sempre entro i medesimi 30 gg, deve essere inoltrata anche la richiesta di iscrizione nella sezione ordinaria e speciale del Registro delle imprese.

3. Enti abilitati

Sono abilitati a operare nell’ambito degli interventi Smart Money:

  • incubatori certificati e acceleratori;
  • innovation hub, ovvero gli organismi che forniscono alle imprese servizi per introdurre tecnologie, sviluppare progetti di trasformazione digitale, accedere all’ecosistema dell’innovazione a livello regionale, nazionale ed europeo;
  • organismi di ricerca.

Inoltre, sono abilitati ad attuare gli interventi nel capitale di rischio:

  • business angels;
  • investitori qualificati.

4. Progetti ammissibili

Il progetto presentato dalle start up per approfittare dell’agevolazione deve rispettare determinati parametri. Cioè deve:

  • essere basato su una soluzione innovativa da proporre sul mercato, già individuata al momento della presentazione della domanda di agevolazione ma da consolidare negli aspetti più operativi, che soddisfi esigenze che rendano il progetto scalabile;
  • prevedere l’impegno diretto dei soci dell’impresa proponente e/o di un team dotati di capacità tecniche e gestionali adeguate, in termini di apporto tecnologico e lavorativo o, in alternativa, prevedere il consolidamento del team e di tali capacità tramite la ricerca di professionalità reperibili sul mercato;
  • essere finalizzato a realizzare il prototipo (Minimum Viable Product) o la prima applicazione industriale del prodotto o servizio per attestare i feedback dei clienti e/o investitori.

5. Piani di attività

Ammissibilità

I piani di attività devono avere durata minima di 12 mesi e prevedere l’acquisizione di servizi finalizzati ad accelerare e facilitare la realizzazione di un determinato progetto di sviluppo.
Tali servizi, erogati dagli enti abilitati citati al punto 3 possono riguardare i seguenti ambiti:

  • consulenza organizzativa, operativa e strategica per lo sviluppo e l’implementazione del progetto;
  • gestione della proprietà intellettuale;
  • supporto nell’autovalutazione della maturità digitale;
  • sviluppo di tecnologie;
  • prototipazione, ad esclusione del prototipo funzionale;
  • i lavori preparatori per campagne di crowfunding;
  • solo se associata alla fornitura di servizi rientranti negli ambiti che precedono, la messa a disposizione dello spazio fisico e dei relativi servizi accessori di connessione e networking necessari per lo svolgimento delle attività di progetto.

Le spese relative ai progetti, non inferiori a € 10.000,00 al netto IVA, devono essere sostenute successivamente alla data di presentazione della domanda di agevolazione ed entro 18 mesi dalla data di adozione della delibera di ammissione.

Tipo di agevolazione

Si tratta di un’agevolazione a fondo perduto pari all’80% delle spese ammissibili sostenute per l’attuazione dei piani di attività. L’agevolazione non può superare i € 10.000,00 per start up innovativa.

6. Investimenti nel capitale di rischio

Ammissibilità

Le start up che abbiano già beneficiato del sostegno per la realizzazione di un piano attività, possono partecipare anche alla linea di intervento che riguarda l’investimento nel capitale di rischio.

In particolare, è previsto un contributo a fondo perduto in misura pari al 100% rispetto all’investimento nel capitale di rischio attuato dagli attori abilitati (business angels e investitori qualificati).

L’investimento in equity deve essere di minimo € 10.000,00 ed essere attuato in fase di costituzione della start up innovativa o entro i 24 mesi dalla costituzione; non deve inoltre determinare una partecipazione di maggioranza nel capitale della start up e deve essere detenuto per un periodo minimo di 18 mesi. Il versamento deve essere effettuato entro 6 mesi dalla data di deliberazione del medesimo.

L’investimento non può essere attuato tramite piattaforme di equity crowdfunding.

Tipo di agevolazione

Come anticipato, a fronte dell’investimento nel capitale d’impresa da parte di un attore abilitato, alla medesima impresa è riconosciuta un’ulteriore agevolazione, nella forma di contributo a fondo perduto, in misura pari al 100% dell’investimento da parte dell’attore abilitato, nel limite complessivo di € 30.000,00 per start-up innovativa.

7. Termini e modalità di presentazione delle istanze

Le modalità e i termini di apertura dello sportello per la presentazione della domande saranno successivamente disponibili nel sito web di Invitalia e del MISE.

8. Fonti

MISE – Pubblicato in Gazzetta il decreto Smart Money
MISE – Smart Money
Decreto ministeriale del 18 settembre 2020 PDF
Allegato 1 al Decreto ministeriale del 18 settembre 2020 PDF

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