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L’ironia di Pornhub e Anonymous verso l’Inps

L’ironia di Pornhub e Anonymous verso l’Inps

L'ironia di Pornhub e Anonymous verso l'Inps
Conosciamo le conseguenze che l’emergenza dovuta al Coronavirus sta avendo sulle aziende italiane, e tutti siamo direttamente e inevitabilmente coinvolti nell’organismo che è l’economia del nostro Paese.

Per questo nel decreto del 16 marzo è stata inserita la voce che prevede un’indennità di 600 euro per i lavoratori autonomi e le partite Iva.

Curioso che l’apertura del form per la richiesta dell’indennità fosse programmata per il 1° aprile. Curioso davvero, perché pur avendo preventivato 4 milioni di utenti, il sito nell’INPS non ha retto le oltre 100 domande inoltrate al secondo ed è collassato.

Vogliamo pensare a questa disavventura come a un pesce d’aprile… Chi l’avrebbe mai detto che dietro alle istituzioni si nascondesse un così acuto senso dell’umorismo?

Beh, diciamocelo: come scherzo non era il massimo, visto che i dati personali di molti italiani sono comparsi nei monitor di altri connazionali. Violenti attacchi di hacker, dicono.

Forse non hanno poi un così acuto senso dell’umorismo come supponevamo prima… al contrario invece della comunità social e di uno dei siti più visitati nella storia del web: Pornhub.

Già, perché Pornhub dall’inizio di marzo, in occasione dell’emergenza Coronavirus, offre gratuitamente il suo servizio Premium (non fare finta di non saperlo!) per allietare la vita in quarantena degli italiani in uno dei modi più salutari e naturali a cui possiamo pensare. Ed ecco che abbuffarsi di merendine non ha più tutta quell’attrattiva!

Non solo il sito Pornhub non è mai andato in tilt (ops, scusate: non ha subito attacchi di hacker) dall’inizio di marzo, pur registrando 120 milioni di utenti al giorno, ma si è anche offerto in prima persona di aiutare l’Inps!

Già, perché Pornhub non ha resistito e ha scritto un tweet in cui, taggando l’Inps, ha esposto la propria disponibilità per aiutarli a potenziare il sito con l’ausilio dei loro server.

Un plauso va quindi al social media manager di Pornhub, che non ha avuto il coraggio di contenersi di fronte a una tale possibilità di brutale sbeffeggiamento!

Ma Pornhub non è l’unico ad essersi sentito direttamente coinvolto in questa spiacevole disavventura.

L’ipotesi hacker infatti (che, come specifica Il Sole 24 Ore, è ancora da dimostrare) è stata già bonariamente esclusa anche da Anonymous, che tiene a sua volta a sottolineare come l’Inps abbia fatto tutto da sola…

Fonti:

Fonte immagine: https://www.drcommodore.it/

https://www.theitaliantimes.it/economia/bonus-autonomi-partite-iva-professionisti-stagionali-requisiti-domanda_020420/

https://www.ilfattoquotidiano.it/2020/04/02/pornhub-allinps-vorremmo-offrirvi-aiuto-per-potenziare-il-vostro-sito-grazie-ai-nostri-server-contattateci/5757723/

Svelati nomi e dati bancari, caos totale al sito Inps

https://www.ilsole24ore.com/art/inps-ancora-problemi-sito-il-boom-richieste-ADt3QdH?refresh_ce=1

https://leganerd.com/2020/04/02/pornhub-e-anonymous-sbeffeggiano-linps/

L’ironia di Pornhub e Anonymous verso l’Inps

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