Covid19 e la questione della privacy per le aziende
Tutti abbiamo sentito parlare dell’app Immuni, l’app di tracciamento che il governo italiano ha scelto per il contenimento del contagio Covid 19. Allo stesso modo, è ormai di dominio pubblico il dibattito che attorno alla stessa app è andato crescendo, in particolare in riferimento alla privacy e ai dati dei cittadini che, attraverso questa, diventerebbero di dominio pubblico.
Il mondo del web e non solo si sta animando e ognuno è pronto a condividere la propria opinione sulla legittimità della condivisione dei dati personali in un momento di emergenza come quello che stiamo vivendo.
Certo è che, a prescindere dall’opinione di ciascuno di noi, le regole sulla privacy vanno rispettate ed è fondamentale trovare il modo per poterlo fare, senza peccare in mancanza di sicurezza.
Non solo Comuni, Regioni, scuole e strutture sanitarie, ma anche i datori di lavoro devono muoversi con cautela.
Se da una parte, infatti, il DPCM del 26 aprile 2020 definisce la necessità per i datori di lavoro di adottare particolari modalità lavorative al fine di limitare i contagi tra i dipendenti (tra cui assicurarsi del loro stato di salute), dall’altra si innesca tutta una serie di problematiche relative alla privacy.
Il datore di lavoro può misurare la temperatura corporea di un proprio dipendente? Secondo quali modalità può controllare la loro distanza interpersonale?
Per quanto riguarda la tutela dei dati personali la regola cardine, da tenere in fondamentale considerazione per tentare di dare risposta a siffatti quesiti, pur senza pretesa di esaustività, è dettata innanzitutto dal rispetto del principio di minimizzazione che, assieme a quello di proporzionalità, impongono al titolare il trattamento dei soli dati di cui ha realmente bisogno per raggiungere le finalità del trattamento, in questo caso dettate dalla necessità di prevenzione dei contagi.
Fonte: https://www.agendadigitale.eu/sicurezza/privacy/covid-19-tutta-la-privacy-della-fase-2-adempimenti-per-imprese-e-lavoratori/
Alla questione sulla privacy va sommandosi anche un problema più puramente organizzativo. La domanda che tutti si pongono riguarda come attuare le disposizioni senza invadere la privacy.
Può non essere una questione annosa in una realtà aziendale con un team limitato, ma come gestirla in una Grande Impresa o anche solo in una azienda di medie dimensioni?
Il mondo dell’innovazione tecnologica, d’altra parte, si sta muovendo in questa direzione e presto le aziende avranno la possibilità di limitare i contagi secondo ciò che il DPCM definisce, continuando a tutelare la privacy del proprio team. Ma per ora non possiamo svelarvi altro… 😉
Fonti:
https://www.ilsole24ore.com/art/privacy-sotto-chiave-dati-contagiati-ADwoAzN