Come finanziare una start-up
Come finanziare una start-up è un problema con cui chiunque si sia posto lo scopo di aprire una propria azienda si è dovuto scontrare.
Avviare una nuova attività imprenditoriale infatti comporta un lavoro impegnativo di progettazione, ma richiede anche un investimento più o meno corposo a seconda del tipo di impresa.
E diciamolo chiaramente: mettere tutte le uova nel paniere, investendo tutte le proprie risorse finanziarie nel proprio progetto, non è mai una buona strategia di business. Non solo la diversificazione delle fonti di finanziamento permetterà alla vostra start-up di resistere meglio a potenziali crisi, ma migliorerà anche le vostre possibilità di ottenere il finanziamento appropriato per soddisfare le vostre esigenze specifiche.
Di qualunque tipologia sia, ogni fonte di finanziamento ha vantaggi e svantaggi specifici così come i criteri che useranno per valutare il business da finanziare.
Ecco una panoramica di sei tipiche fonti di finanziamento per le start-up.
1. Investimento personale
Quando si avvia un’impresa, il primo investitore dovrebbe essere lo stesso imprenditore – con il proprio denaro o con una garanzia sui propri beni. Questo dimostra agli investitori che hai un impegno a lungo termine per il tuo progetto e che sei pronto a correre dei rischi.
2. Finanziare una start-up grazie a prestiti di familiari e amici
Può succedere che una parte delle risorse finanziarie arrivi come prestito da parte del coniuge, dei genitori, della famiglia o degli amici. Gli investitori e i banchieri lo considerano “capitale paziente”, che è denaro che verrà ripagato in seguito, quando i profitti del vostro business aumenteranno.
Quando si prende in prestito denaro da parte di familiari o amici è bene tenere conto di alcuni elementi:
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- La famiglia e gli amici raramente hanno molto capitale
- Potrebbero voler avere una partecipazione nel vostro business
- Una relazione d’affari con la famiglia o gli amici non dovrebbe mai essere presa alla leggera
3. Venture capitalist
Un venture capitalist (VC) è un investitore istituzionale che fornisce capitale a una società dall’elevato potenziale di crescita in cambio di una partecipazione nel capitale sociale.
Questo tipo di investitore fonda e gestisce un fondo di venture capital – pubblico, privato o misto –, che è una forma di investimento ad alto rischio.
Proprio per questo, non tutte le imprese sono adatte a essere finanziate dai venture capitalist, che sono spesso alla ricerca di imprese guidate dalla tecnologia e di aziende con un alto potenziale di crescita in settori come l’informatica, le comunicazioni e la biotecnologia.
I venture capitalist prendono una posizione azionaria nell’azienda per aiutarla a realizzare un progetto promettente ma a rischio più elevato. Questo comporta la rinuncia a una parte della proprietà o del capitale della tua azienda a una parte esterna. I venture capitalist si aspettano anche un buon ritorno sul loro investimento, spesso generato quando l’azienda inizia a vendere azioni al pubblico. Assicurati di cercare investitori che portino esperienza e conoscenze rilevanti al tuo business.
4. Finanziare una start-up: i business angel
I business angel sono generalmente individui ricchi o dirigenti d’azienda in pensione che investono direttamente in piccole imprese di proprietà di altri. In genere contribuiscono all’azienda che finanziano anche con la loro esperienza e rete di contatti e con le loro conoscenze tecniche e/o gestionali.
In cambio del rischio del loro denaro, si riservano il diritto di supervisionare le pratiche di gestione dell’azienda. In termini concreti, questo comporta spesso un posto nel consiglio di amministrazione e una garanzia di trasparenza.
Può essere complesso per una start-up o aspirante start-up entrare in contatto diretto con i business angel, che spesso tendono a mantenere un basso profilo. A volte è necessario contattare associazioni specializzate o cercare siti web sui business angel, o in alternativa arrivare a conoscerli attraverso aziende partner, come può accadere nel nostro caso. Tra i partner strategici di Syde c’è infatti LDV2.0 srl e può accadere che i progetti proposti a noi possano rientrare nel programma di co-finanziamento Value for Innovation (scopri di più sul programma Value for Innovation o contattaci per maggiori informazioni).
La differenza principale tra un venture capitalist e un business angel è che il secondo tende a finanziare e entrare a far parte della società al momento della sua costituzione, mentre il venture capitalist può acquisirne delle quote quando l’azienda è a uno stato già avanzato.
5. Incubatori
Gli incubatori (o “acceleratori”) si concentrano spesso sul settore dell’alta tecnologia, fornendo supporto alle nuove imprese in varie fasi di sviluppo.
Comunemente, gli incubatori invitano le future imprese e altre aziende nascenti a condividere i loro locali, così come le loro risorse amministrative, logistiche e tecniche. Per esempio, un incubatore potrebbe condividere l’uso dei suoi laboratori in modo che una nuova impresa possa sviluppare e testare i suoi prodotti in modo più economico prima di iniziare la produzione.
Generalmente, la fase di incubazione può durare fino a due anni. Una volta che il prodotto è pronto, l’impresa di solito lascia i locali dell’incubatore per entrare nella sua fase di produzione industriale, mettendosi in proprio.
Le imprese che ricevono questo tipo di supporto spesso operano in settori all’avanguardia come la biotecnologia, l’informatica, il multimedia o la tecnologia industriale.
6. Finanziare una start-up tramite contributi e finanziamenti pubblici
I Ministeri e gli enti istituzionali mettono a disposizione finanziamenti, contributi o agevolazioni che possono aiutare a sviluppare nuovi business.
Spesso viene chiesto ai destinatari dei bandi pubblici di presentare un business plan che spieghi in modo esauriente il proprio modello di business e gli obiettivi prefissati (spesso con un piano economico-finanziario triennale).
Normalmente è fondamentale presentare, oltre agli allegati specifici di ogni bando, una serie di documenti che comprendono:
- Una descrizione dettagliata del progetto
- Una spiegazione dei benefici del tuo progetto
- Un business plan dettagliato con tutti i costi
- Dettagli sull’esperienza rilevante e sul background dei proponenti
Noi di Syde ci confrontiamo spesso con il mondo della finanza agevolata e diamo supporto ai nostri partner anche nell’individuazione del contributo o del finanziamento pubblico più adatto alle sue esigenze. In questa sezione del nostro blog raccogliamo e spieghiamo i principali bandi e opportunità legati al mondo dell’innovazione e della tecnologia.