Agevolazioni per chi investe in start up innovative
Agevolazioni per chi investe in start up o PMI innovative: gli investitori privati che decidono di investire nelle start up o PMI innovative sono i destinatari di questa agevolazione fiscale, che prevede che gli venga restituito il 50% del valore dell’investimento totale sotto forma di detrazione fiscale.
Agevolazioni per chi investe in start up innovative o PMI: di cosa si tratta
Il Decreto del 28 dicembre 2020 del Ministero dello sviluppo economico e del Ministero dell’economia e delle finanze è stato pubblicato nella Gazzetta Ufficiale del 15 febbraio 2021 e definisce le modalità in cui gli investitori che investono in start up o PMI innovative possono usufruire di una detrazione fiscale pari al 50% del valore dell’investimento.
Caratteristiche dell’investimento e dell’agevolazione
L’art. 3 e l’art. 4 del Decreto chiariscono rispettivamente le caratteristiche relative all‘investimento agevolato e all’agevolazione fiscale.
È possibile investire anche in più di una start up innovativa e l’investimento massimo, per ciascun periodo d’imposta, è di € 100.00,00; quindi, nel caso di investimenti in start up innovative la detrazione per ogni periodo d’imposta non potrà essere superiore a € 50.000,00 (cioè il 50% dell’investimento).
In caso invece di investimento in una o più PMI innovative, l’investimento massimo è pari a € 300.00,00 per periodo d’imposta; quindi, nel caso di investimenti in PMI innovative la detrazione per ogni periodo d’imposta non potrà essere superiore a € 150.000,00 (cioè il 50% dell’investimento). Nel caso in cui l’investimento fosse superiore a € 300.000,00, in riferimento alla parte eccedente si andrà a calcolare una detrazione pari al 30% dell’investimento.
Per avere diritto alle agevolazioni fiscali, l’investimento deve essere mantenuto per almeno tre anni.
Nel caso in cui l’investitore (privato) abbia diritto a una detrazione fiscale superiore rispetto all’imposta lorda, l’eccedenza può essere portata ai periodi di imposta successivi (massimo tre).
In ogni caso, è necessario seguire il regolamento sugli aiuti de minimis, per cui un’impresa non può ricevere aiuti di piccola entità (prestiti a fondo perduto, finanziamenti agevolati, crediti d’imposta, ecc) superiori a € 200.000,00 nell’arco di tre anni.
Ci sono due casi in cui le agevolazioni non sono applicabili:
- nel caso di investimenti effettuati tramite organismi di investimento collettivo del risparmio e società a partecipazione pubblica;
- nel caso di investimenti in start up o PMI innovative che (art. 1, comma 1 del regolamento UE n. 1407/2013 della Commissione del 18 dicembre 2013):
- operano nel settore della pesca e dell’acquacoltura;
- operano nel settore della produzione primaria di prodotto agricoli;
- operano nel settore della trasformazione e commercializzazione di prodotti agricoli;
- sono connesse all’esportazione;
- prevedono l’impiego di prodotti nazionali rispetto a quelli d’importazione.
Come usufruire delle agevolazioni per chi investe in start up innovative o PMI
Per usufruire dell’agevolazione è sufficiente indicarla in dichiarazione dei redditi.
È fondamentale che la start up o la PMI beneficiarie dell’investimento forniscano entro 30 giorni dal conferimento all’investitore una dichiarazione del legale rappresentante (secondo il modello dell’Allegato B) che attesti il valore dell’investimento; sarà responsabilità dell’investitore conservare tale documentazione.
Fonti
Gazzetta Ufficiale – Testo del Decreto
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