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Industria 4.0 e Transizione 5.0: gli aggiornamenti
Industria 4.0 e Transizione 5.0 gli aggiornamenti

Industria 4.0 e Transizione 5.0: gli aggiornamenti

Con la nuova Legge di Bilancio 2025 entrano in vigore alcune importanti modifiche riguardanti i Piani Industria 4.0 e Transizione 5.0. Mentre per l’Industria 4.0 i cambiamenti riguardano l’eliminazione dell’incentivo sui nuovi beni strumentali e l’introduzione di un tetto massimo di spesa; per la Transizione 5.0 l’obiettivo prefissato è la semplificazione del processo facilitando così l’accesso al beneficio.

Industria 4.0: Gli aggiornamenti

Il primo cambiamento che si può notare riguarda modalità e tempistiche di accesso al beneficio. Per accedervi, infatti, le imprese dovranno inviare una comunicazione al Ministero delle Imprese e del Made in Italy (MIMIT) con l’ammontare delle spese sostenute e il credito maturato. Si evince, quindi, come la comunicazione non sia più preventiva ma consuntiva. A termine delle operazioni di investimento e saldo delle stesse, e dopo aver ricevuto la comunicazione, il MIMIT provvederà a concedere il credito fino al raggiungimento del tetto di spesa in ordine cronologico di ricezione.

Ulteriori modifiche sono poi rintracciabili in riferimento ai beni immateriali all’allegato B e al tetto di spesa per i quali è stato previsto che:

  • I beni immateriali di cui all’allegato B, quali software, sistemi e system integration, piattaforme e applicazioni, non potranno più accedere al credito d’imposta a partire dal primo gennaio 2025;
  • Il tetto di spesa viene fissato a 2,2 miliardi di euro per il credito d’imposta destinato agli investimenti in beni materiali effettuati entro il 31 dicembre 2025 oppure il 30 giugno 2025 purché entro il 31 dicembre siano stati accettato l’ordine e pagato l’anticipo di almeno il 20% del costo del bene.

Transizione 5.0: le modifiche

Per il Piano Transizione 5.0 l’obiettivo postosi dal Ministero è stato, invece, introdurre una semplificazione dei processi di accesso al credito così da garantire maggior inclusione. Tra le modifiche troviamo:

  • Cumulabilità degli incentivi: I crediti d’imposta 5.0 diventano ora compatibili con altre agevolazioni anche quelle finanziante con risorse europee;
  • Semplificazione delle procedure: Per tutti gli investimenti effettuati con l’obiettivo di sostituire macchinari obsoleti, il rispetto dei requisiti normativo è presunto;
  • Incremento dell’aliquota unica: Fino a 10 milioni di euro di investimento l’aliquota agevolativa diventa unica;
  • Proroga dei termini: Si estende fino ad aprile 2026 il termine per il completamento dei progetti.

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Fonti

MIMIT

Gazzetta Ufficiale

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